FINE SETTEMBRE 2020
FINE SETTEMBRE 2020
IL 470 riparato egregiamente dall’amico carrozziere, Daniele Musiani , pronto per affrontare il mare con eventuali amici. Il 14 giugno abbiamo fatto la prima uscita, Diego mi ha fatto trovare tutte e due le barche armate alla perfezione. Avute le autorizzazioni dalla Capitaneria di Porto e messo la corsia di lancio con otto boe e la mia solita bandiera Italiana all’ingresso, grazie ancora a Danilo e Paola dell’ospitalità al LIDO PAOLA. In una mia solita uscita solitaria dopo più di tre ore, al rientro trovo un signore e signora ad attendermi e complimenti a parte, mi hanno chiesto se era possibile fare delle uscite, per coronare il suo desiderio di imparare a condurre una deriva, ma non aveva molto tempo per fare un corso completo, con la premessa che sarebbe tornato il mese successivo, dopo avergli comunicato di non essere più Istruttore federale e quindi solo un giretto in barca, che non si nega a nessuno, senza responsabilità e nessun brevetto, il bel tempo e un venticello perfetto ideali per i primi suggerimenti, poi al timone per le prime manovre, tenere la rotta, i giusti movimenti per le virate e abbattute, entusiasta è tornato i due giorni seguenti dicendo che aveva rinviato la partenza.
Prima del suo ritorno è venuto un giovane, Egidio di Teramo, mai salito prima su una deriva con la sua buona volontà e tanta voglia di apprendere, in pochissimo tempo ha raggiunto un livello abbastanza alto e i primi di settembre assieme a Diego che viene spesso a trovarmi per una uscita in barca, hanno dimostrato di avere tutte le carte in regola, con stato del mare 3/4 e 16/20 nodi di tramontana, hanno veleggiato per oltre tre ore. La voglia e la volontà di voler apprendere sempre più, oltre a chiedere in continuazione tutto della vela, mi ha convinto ad insegnargli l’armamento dello spinnaker, tutto il circuito delle scotte, il tangone con carica alto e basso, la trozza e la varea, i barber, il braccio e la scotta, l’issata, l’abbattuta e ammainata con le prove in mare, ha appreso ed imparato in pochissimo tempo divertendosi, naturalmente facendo notare le possibili straorze o strapogge e delle possibili scuffie, ma soprattutto i limiti in base alla qualità della vela, se leggera o pesante e intensità del vento. Anche Diego si è aggregato, volendo provare le andature di lasco e poppa e tutto l’armamento, apprendendo in pochissimo tempo. Premetto che l’armamento e la conduzione con spinnaker o gennaker per le derive l’ho insegnato a pochi allievi, molti di più per l’altura. Al 18 settembre il Lido Paola, che ringrazio veramente di cuore, sempre disponibili gentili e cortesi, ha chiuso i battenti e con il tempo che come ormai di consuetudine non fa più un bel Settembre, con temperature basse, neve sui monti e mareggiate, ho dovuto allontanare dalla battigia anche le mie barchette, ma ancora pronte per un’eventuale veleggiata. Ho trascorso in questa stagione anche diverse giornate con l’amico Pino che fa charter con un Gran Soleil 43, prestando la mia collaborazione, ringraziando sentitamente per la fiducia accordatami. Per la prima volta dopo tanti anni non ho fatto nessun trasferimento ne per la Grecia e ne per la Croazia. Prima della chiusura estiva è tornato Marco di Roseto per un perfezionamento, volendo acquistare una deriva e Davide di Milano presentato dall’amica Monica per un corso veloce, soddisfatto ma deve fare ancora qualche lezione. Il giorno della regata in memoria dell’amico Federico Nepa, siamo usciti con due barche, è venuto Diego con suo papà anche lui diventato abbastanza bravo e con il figliolo fanno una bella coppia, atteso Egidio per alcuni minuti, ma visto che non arrivava siamo usciti ugualmente loro in due sul Laser ed io da solo sul 470, con le nostre barchette a gironzolare tra le barche grandi che partecipavano all’evento, quando mi sento chiamare da un signore su un motoscafo : fermati! Fermati! Se Maometto non va alla montagna è la montagna che va da Maometto, non riuscivo a comprendere, quando dalla barca “sono io Egidio, sono venuto a nuoto, in pochi secondi si è tuffato e mi ha raggiunto, non sapevo se essere contento o meno, ma un rimprovero era d’obbligo: ma sei impazzito! so che sei un bravo nuotatore ma oltre ai crampi o alle meduse potevi essere non visto e travolto dai tanti motoscafi e gommoni che sfrecciano a tutta manetta. Non lo fare mai più! È arrivato a nuoto fino oltre il porto, poi ha chiesto un passaggio come fosse su strada. Beata gioventù! Un duro inverno ci attende sempre troppo lungo e per di più con questa pandemia. Oggi, quelli che non distinguevano la prua dalla poppa, che non sapevano armare uno spinnaker o un gennaker, mettere una o due mani di terzaroli o fare un nodo di bitta ecc, ecc, sono diventati quasi tutti professionisti e in certi giorni con l’arrivo dell’autunno e dell’inverno e anche della vecchiaia che incalza, un senso di malinconia mi assale, essere per mia colpa messo da parte e dover affrontare la vecchiaia in solitudine, anche se cerco di essere pronto, il dubbio di non farcela mi invade, poi mi rincuoro, ma dai! quello che hai fatto resterà indelebile. Proprio ieri, mentre ero sulla punta del molo sud ( il mio posto preferito) assorto nell’ascoltare l’alito del vento e lo sciabordio delle onde e guardare l’uscita ed il rientro delle barche, un signore dice alla moglie scommetto che è ziopaolo, mi riconosci? Sinceramente no! Mi hai fatto scuola vela più di trent’anni fa e mi dicevi: ascolta lo sciabordio dell’acqua, io lo risento durante il lungo inverno, vero lo dico spesso ai miei allievi e sentire quelle parole a distanza di oltre trent’anni mi hanno fatto veramente piacere. Ps. Dimenticavo un signore e due signore, non Giuliesi naturalmente, mi hanno chiesto, vedendomi uscire e rientrare quasi tutti i giorni, di poter venire a fare un giro, ripeto non si nega a nessuno e sono stati accontentati. BUONVENTO.